Il Club Firenze Brunelleschi ha organizzato a Villa Viviani la seconda Festa degli Auguri della sua breve ma intensa storia lionistica.

Ospite d’onore della serata è stata Anna Maria Luisa (o Ludovica) de’ Medici, principessa elettrice del Palatinato e ultima rappresentante della nobile casata (morì a Firenze il 18 febbraio del 1743, senza lasciare eredi). Per testamento lasciò allo stato toscano la grandissima collezione artistica che apparteneva alla famiglia e che le era pervenuta alla morte del fratello Gian Gastone.


Anna Collazzo, attrice che fa parte della “Compagnia delle Seggiole”, ha recitato magistralmente il monologo dell’Elettrice Palatina. Il grande merito di Anna Maria Luisa fu quello di aver stipulato con la futura dinastia regnante il Patto di Famiglia.

L’accordo stabiliva che non si potessero “…levar fuori dallo Stato del Granducato…gallerie, quadri, statue, biblioteche, gioje ed altre cose preziose… affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri”. Un atto straordinariamente lungimirante, che ha consentito a Firenze di mantenere tutto il patrimonio artistico a cui oggi deve la sua fama internazionale.

La bella performance di Anna Collazzo è stato il clou di una serata trascorsa in grande serenità d’animo e con sincero spirito di amicizia, coordinata con la consueta sobrietà da Paolo Giuntini e organizzata in modo come al solito impeccabile dal cerimoniere Riccardo Lazzeri (coadiuvato da Leopoldo Zanuccoli).

Era presente anche Marcella Penna che, perdurando l’assenza del marito Carlo presidente del Club, ha voluto salutare tutti gli amici che l’hanno avvolta in un caloroso abbraccio. 

Ospiti graditi i presidenti del Lions Club Firenze, Carlo Zanuccoli, e del Lions Club Scandicci, Roberto Biadaioli. Il Lions Guida del Club, Armando Ceccarelli, si è complimentato per la crescita del sodalizio porgendo a tutti i presenti i suoi personali auguri di Buon Natale.

Piero Batignani, un economista prestato alla narrativa, ha presentato il suo libro “Firenze 1944-1950” (con prefazione di  Paolo Giuntini che, in nome del Club, ha fatto dono di una copia del volume ai presenti). Pagine che sono ricordo e monito di quello che per Firenze fu uno dei periodi più terribili della sua storia, seguito dalla tanto preziosa pace e con essa dalla ricostruzione e dal progresso che la città ha sempre voluto perseguire. 

Il racconto coinvolgente di come una comunità uscita stremata dalla seconda guerra mondiale abbia saputo rinascere grazie a una ripresa della vita cittadina che fu merito dell’intera collettività. Il simbolo di una fiorentinità che dovrebbe valere da esempio soprattutto per le generazioni più giovani.

Quale miglior viatico per affrontare le festività con lo spirito tenace e costruttivo caratteristico dei Lions?

La fotocronaca della serata la potete trovare sul Facebook curato da Leopoldo Zanuccoli (cliccate QUI per l’accesso immediato).

Sergio Mutolo
Responsabile Sito Web
Lions Club Firenze Brunelleschi
www.lionsfirenzebrunelleschi.org