IL LIONISMO

Il Lions Clubs International è la più grande organizzazione umanitaria al mondo. I soci sono uomini e donne che offrono il proprio tempo alle cause umanitarie. Fondata nel 1917, l’associazione ha come motto “We Serve”. In tutto il mondo, i Lions Clubs sono riconosciuti per il servizio ai non vedenti ed a quanti hanno gravi problemi di vista, accettando la sfida lanciata da Helen Keller di divenire “Cavalieri dei non-vedenti nella crociata contro le tenebre” in occasione della Convention Internazionale del 1925.

L’Associazione Internazionale dei Lions Clubs nasce dal sogno di un assicuratore di Chicago, Melvin Jones, meravigliato che il locali Clubs di Affari – di uno dei quali era un membro attivo – non espandessero i loro orizzonti dalle più ovvie relazioni affaristiche a progetti di miglioramento delle loro comunità e più ancora del mondo intero. L’idea di Melvin Jones trovò largo interesse all’interno della sua stessa Associazione, il “Business Circle of Chicago”, che lo autorizzò ad esplorare l’argomento contattando altre consimili organizzazioni degli Stati Uniti.

I risultati di questo lavoro preliminare furono presentati in un incontro tra le organizzazioni coinvolte, tenuto nel locale Hotel il 7 giugno 1917. Le dodici persone che si incontrarono quel giorno, mosse da un naturale senso di rispetto nei confronti dei loro Clubs padrini, votarono la nascita della “Associazione dei Lions Clubs” e trasmisero la convocazione per un Congresso Nazionale da tenersi a Dallas, Texas, USA, nell’ottobre dello stesso anno. Risposero alla convocazione trentasei delegati in rappresentanza di ventidue Clubs di nove Stati, che approvarono la denominazione “Lions Clubs” ed elessero come primo Presidente il Dr. William P. Woods dell’Indiana.

Il nome Lions è un acronimo che deriva dalle iniziali delle parole Liberty Intelligence Our Nation Safety. Melvin Jones, personalità trainante e fondatore, fu nominato Segretario. Il suo ruolo di membro della Associazione dei Lions terminò soltanto alla sua morte, nel 1961.

In quel primo, storico Congresso, prese avvio la discussione su che cosa il Lionismo dovesse diventare. Furono adottati un Atto Costituivo e dei Regolamenti. Furono approvati i colori dell’emblema, oro e porpora. Fu approvata una prima redazione degli Scopi del Lionismo e del Codice dell’Etica Lionistica.

Uno dei più importanti obiettivi morali era quello di dar principio ad un’era dove l’individualismo affaristico fosse messo in secondo piano. Ancor oggi, questo è rimasto uno degli impegni principali del Lionismo: “Nessun Club potrà avere tra gli scopi il miglioramento finanziario dei suoi Soci”. Le persone socialmente più influenti, cominciarono rapidamente a organizzare Clubs in tutti gli Stati Uniti e l’Associazione divenne “Internazionale” con la fondazione del Windsor, Ontario, Canada Lions Club, nel 1920.

 GLI SCOPI DEL LIONISMO

  • Creare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo.
  • Promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza.
  • Prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità.
  • Unire i Club con i vincoli dell’amicizia e della reciproca comprensione.
  • Stabilire una sede per la libera ed aperta discussione di tutti gli argomenti di interesse pubblico, con la sola eccezione della politica di parte e del settarismo confessionale.
  • Incoraggiare le persone che si dedicano al servizio a migliorare la loro comunità senza scopo di lucro e a promuovere un costante elevamento del livello di efficienza e di serietà morale negli affari, nelle professioni, negli incarichi pubblici e nel comportamento privato.

 IL CODICE DELL’ETICA LIONISTICA 

  • Dimostrare, con l’eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro, la serietà della vocazione al servire.
  • Perseguire il successo, domandare le giuste retribuzioni e conseguire i giusti profitti senza pregiudicare la dignità e l’onore con atti sleali ed azioni meno che corrette.
  • Ricordare che nello svolgere la propria attività non si deve danneggiare quella degli altri: essere leali con tutti, sinceri con se stessi.
  • Affrontare con spirito di altruismo ogni dubbio o pretesa nei confronti di altri, e se necessario, risolverlo anche contro il proprio interesse.
  • Considerare l’amicizia come fine e non come mezzo, nella convinzione che la vera amicizia non esiste per i vantaggi che può offrire, ma per accettare i benefici dello spirito che la anima.
  • Aver sempre presenti i doveri di cittadino verso la Patria, lo Stato, la comunità nella quale ciascuno vive; prestare loro con lealtà sentimenti, opere, lavoro, tempo e denaro.
  • Essere solidale con il prossimo mediante l’aiuto ai deboli, i soccorsi ai bisognosi, la solidarietà ai sofferenti.
  • Essere cauto nella critica, generoso nella lode, mirando a costruire e non a distruggere.